Descrizione
A illustrare l'iniziativa, un’alleanza educativa tra famiglie, educatori e enti locali finalizzata a promuovere un uso consapevole e sostenibile della tecnologia, l'assessore a istruzione, politiche sociali e giovanili Mattia Mascher.
«È uno strumento importante -ha spiegato, tra l'altro, l’assessore- perché definisce poche regole guida, cinque, sull’uso consapevole della tecnologia, in particolare degli smartphone. Non si tratta in alcun modo di demonizzare la tecnologia, ma semplicemente di definire delle regole comuni sull'utilizzo dello smartphone. E non sono regole rigide ma dei suggerimenti; ogni famiglia deve trovare la sua strada, il suo modo di interpretare quella che è una proposta educativa. Ma l'invito è a prenderla sul serio e a fare tutti la propria parte: negli ultimi anni abbiamo assistito a una forte accelerazione nello sviluppo delle tecnologie digitali, che ha portato con sé diverse opportunità ma anche molteplici rischi, in particolare per quanto riguarda il benessere e la salute dei più giovani. Dati scientifici dimostrano che queste tecnologie, se concesse precocemente e senza attenzione, possono nuocere al naturale processo di crescita cognitiva, affettiva e relazionale, oltre che lasciar spazio a comportamenti online a rischio e a forme di cyberbullismo. Nonostante ciò, oggi è in continuo anticipo l’età di accesso alle tecnologie da parte di bimbe e bimbi, dovuto anche alla forte pressione sociale e commerciale a cui sono sottoposti i genitori, che spesso si trovano in difficoltà di fronte alle richieste insistenti dei loro figli e figlie e alla preoccupazione che il mancato accesso alla tecnologia li possa rendere isolati dai coetanei. Il problema dev'essere affrontato in un'ottica di comunità educante, senza colpevolizzare i genitori e senza demonizzare le loro paure, che sono legittime.»
All'incontro c'era anche «Patti digitali, amicizia lunga», un gruppo di genitori, insegnanti, rappresentanti di associazioni culturali, giovani e cittadini sensibili al tema e con cui l’amministrazione comunale ha avviato un propizio dialogo che è sfociato nella recente adozione del “Patto digitale comunità di Arco". All'incontro ha preso la parola anche la dott.ssa Elisabetta Bertagnolli, che in rappresentanza dei pediatri e quale esperta dello sviluppo infantile si è soffermata in particolare sulle basi medico scientifiche del problema e dello strumento del Patto digitale.
«Mi pare che ci sia interesse e che stia maturando la giusta sensibilità -dice l'assessore Mascher- e se non risolveremo tutti i problemi, che sono complessi ed epocali, sono certo che qualcosa di importante lo otterremo. Essendo, quello digitale, un patto di comunità, l'obiettivo è coinvolgere tutta la comunità educante. Dopo questo passaggio con le agenzie educative, ora si tratta di coinvolgere il Distretto famiglia e, tramite la Comunità di valle, gli altri Comuni del nostro territorio.»
► per maggiori informazioni e per aderire: https://pattidigitali.it/arco
Le cinque regole
1) ATTENDIAMO ALMENO FINO ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PER LA CONSEGNA AI FIGLI DI UNO SMARTPHONE PERSONALE CONNESSO IN RETE
Si consiglia fino a quel momento il telefono fisso oppure il telefono cellulare senza connessione internet abilitato solo a chiamate e messaggi, ovvero i cellulari di vecchia generazione, di cui esistono ancora molte versioni in commercio, strumenti più che adatti per comunicare con gli amici e la famiglia.
2. MANTENIAMO FINO AI 16 ANNI SMARTPHONE E ALTRI STRUMENTI DIGITALI TRASPARENTI
Password di accesso condivisa con i genitori e confronto periodico della cronologia e delle attività online dei figli anche su pc o tablet (i genitori hanno sempre la responsabilità legale).
3. CONCORDIAMO INSIEME LUOGHI E ORARI PER L’USO DI SMARTPHONE E ALTRI STRUMENTI DIGITALI
Bastano poche semplici regole condivise, ad esempio no a tavola, a letto prima di dormire, al ristorante, ecc. Ricordiamoci di dare il buon esempio: noi adulti per primi ci impegniamo a riservare a tutta la famiglia tempi liberi dalle interferenze degli schermi.
4. SCEGLIAMO APP, SOCIAL E GIOCHI IN REGOLA CON L’ETÀ
In accordo con la legge italiana, l’utilizzo autonomo di social (persino di Whatsapp) è consentito dopo i 14 anni. Rimaniamo informati e verifichiamo i contenuti e l’età legale per app e giochi (ad esempio, con la classificazione Pegi, https://pegi.info/it/node/59)
5. SOTTOSCRIVIAMO UN ACCORDO CON I FIGLI ALLA CONSEGNA DELLO SMARTPHONE PERSONALE
Ecco un esempio di contratto genitori figli per l’utilizzo dello smartphone che potete stampare e utilizzare: https://www.associazionemec.it/contratto-genitori-figli