Descrizione
«Giovedì 25 settembre si è svolto nella sede della Comunità di Valle a Riva del Garda un incontro organizzato dalla Segreteria provinciale Ugl carta e stampa -scrivono i sindacati in una nota stampa condivisa- rappresentata dal segretario Paolo Pellegrini, assieme al segretario provinciale Ugl del Trentino Leonardo Iania, al segretario della Cisl Lorenzo Pomini, a rappresentanza della segreteria Cgil Antonio Mele, a rappresentanza della segreteria provinciale Uil Claudio Zucchellini, e con la partecipazione di numerosi rappresentanti sindacali di tutti gli stabilimenti del basso Sarca del gruppo Fedrigoni. All’incontro erano presenti il sindaco di Riva del Garda Alessio Zanoni, per Arco la sindaca Arianna Fiorio e l’assessora Roberta Prandi, e per la Comunità Alto Garda e Ledro il presidente Giuliano Marocchi, a conferma dell’attenzione istituzionale verso una realtà che non rappresenta solo occupazione, ma anche identità, storia e futuro del territorio».
«Dal fronte sindacale -prosegue la nota- è stata ribadita con forza una preoccupazione crescente per la tenuta sociale del territorio e per il futuro occupazionale. Negli ultimi mesi, infatti, si stanno moltiplicando i segnali di frammentazione del gruppo Fedrigoni, con scelte che rischiano di lasciare le comunità locali più fragili e prive di certezze. Lo “spezzatino” societario avviato dal gruppo, tipico di strategie multinazionali tese a massimizzare la redditività di breve periodo, può tradursi in instabilità e in ricadute negative sugli stabilimenti della Busa, scaricando sulle lavoratrici, sui lavoratori e sulle famiglie del territorio i rischi di tali operazioni. Proprio per questo abbiamo voluto rendere partecipi le istituzioni locali, affinché diventino un volano capace di attivare la macchina istituzionale e di portare la questione ai livelli decisionali più alti, con l’obiettivo di tutelare lavoratori, comunità e futuro del territorio.
Le richieste sindacali sono chiare e condivise:
● l’apertura immediata di un tavolo permanente con la Provincia autonoma di Trento, unico soggetto con la forza e l’autorevolezza necessarie per dialogare con i grandi gruppi industriali;
● la definizione di un piano industriale trasparente che assicuri prospettiva agli stabilimenti trentini e dia garanzie di futuro alle nuove generazioni;
● impegni concreti su occupazione, investimenti e rispetto delle intese sottoscritte, così da garantire stabilità e sviluppo al territorio».
«Il messaggio uscito dall’incontro è forte e condiviso -conclude il testo- le comunità dell’Alto Garda pretendono stabilità, sviluppo e un futuro certo per i propri lavoratori e le proprie famiglie. Le quattro sigle sindacali si sono detti uniti e determinati a vigilare e ad agire con fermezza affinché il gruppo Fedrigoni assuma fino in fondo la propria responsabilità verso il territorio, garantendo investimenti, occupazione e prospettive concrete di crescita. Il territorio dell’Alto Garda ha dato tanto in termini di lavoro, competenze e sacrifici. Oggi non può permettersi di perdere stabilità, occupazione e prospettive di crescita».