Tappa arcense e capitali Euregio per il 10° Tour of the Alps

Presentato a Milano il tracciato del Tour of the Alps 2026, che dal 20 al 24 aprile festeggia il decimo anniversario del protocollo d’intesa fra Tirolo, Alto Adige e Trentino. Cinque tappe toccando, come nell’anno di esordio, Innsbruck, Trento e Bolzano. E con Arco traguardo della terza tappa e partenza della quarta.
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14/11/2025

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Descrizione

Dieci anni fa tra montagne che uniscono e non dividono nacque un sogno condiviso: far viaggiare insieme tre territori legati da una stessa anima alpina. Da quel protocollo d’intesa, firmato nel 2016 con la convinzione che lo sport potesse rappresentare un ponte tra culture e comunità, è nato il Tour of the Alps, sulla scia di una storia quarantennale scritta dal Giro del Trentino.

Giovedì 13 novembre a Milano è stato presentato ufficialmente il percorso della 49ª edizione, in programma dal 20 al 24 aprile 2026, rinnovando gli obiettivi che l’organizzazione e gli enti territoriali primattori del progetto -Trentino Marketing, IDM Alto Adige e Tirol Werbung- puntano a raggiungere negli anni a venire assieme ai partner strategici di Infront, a cui sono affidati la produzione e distribuzione televisiva oltre ai diritti marketing dell’evento.

Nell'ultima edizione il Tour of the Alps ha raggiunto un nuovo picco di valore media, superando i 17 milioni di euro. Numeri che ne certificano la dimensione internazionale acquisita, peraltro riconosciuta dalla comunità del ciclismo mondiale che nel novembre 2024 si è radunata a Riva del Garda per l'assemblea AIOCC, svoltasi per la prima volta in Italia.

A distanza di un decennio, il progetto euro-regionale continua dunque ad esaltare i valori che lo hanno ispirato: la fatica che diventa bellezza, il rispetto per la natura che avvolge le imprese dei corridori, la cooperazione che trasforma i confini in orizzonti comuni. Nel solco quarantennale del Giro del Trentino, il Tour of the Alps non è diventato soltanto una corsa ciclistica tra le più amate da atleti, tifosi e addetti ai lavori: è la celebrazione di un legame vivo tra Trentino, Alto Adige e Tirolo, un itinerario condiviso nel cuore delle Alpi e in quello delle persone che le abitano, oltre che un laboratorio di innovazione e futuro.

Cinque tappe, 760 chilometri 14.620 metri di dislivello complessivo, da Innsbruck -che ospiterà anche la vigilia con le operazioni preliminari e la presentazione delle squadre- a Bolzano, passando per Trento: il Tour of the Alps rende omaggio nell’edizione del decennale a tutte e tre le città capoluogo dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, così come avvenne nella prima edizione dell’aprile 2017, vinta dal gallese Geraint Thomas, e con il successo nella primissima tappa a Innsbruck dell’indimenticato Michele Scarponi.

Dopo una giornata d’esordio con partenza e arrivo a Innsbruck, la carovana ripartirà da Telfs, in Tirolo, per la seconda frazione, con arrivo a Val Martello. La terza tappa prenderà invece il via da Laces, in Bassa Val Venosta, e si concluderà ad Arco, la cittadina del Garda trentino dove da sempre ha sede la società organizzatrice del Tour of the Alps (e, prima ancora, del Giro del Trentino). Da Arco il gruppo si muoverà in direzione di Trento per la penultima tappa, prima del gran finale che si disputerà tra Trento e Bolzano.

TRADIZIONE E NOVITÀ: IL #TOTA LANCIA IL “BONUS SPRINT”
Come da tradizione, anche nel Tour of the Alps 2026 non mancheranno le salite -pur senza avvicinarsi ai duemila metri di quota. I percorsi seguiranno il collaudato format della corsa euro-regionale: tappe brevi e frizzanti, con trasferimenti ridotti al minimo- e in questa edizione quasi azzerati. Un modello che ha fatto scuola, e continua ad attirare campioni e squadre di vertice.

Per rendere ancora più incerto e palpitante il finale delle tappe, l’organizzazione ha introdotto una novità: il “Bonus Sprint”, una volata intermedia collocata nella parte conclusiva dei percorsi che assegna abbuoni validi per la classifica generale (6’’ al primo, 4’’ al secondo e 2’’ al terzo), ma non punti per la classifica a punti, che continuerà a essere calcolata sui due sprint intermedi tradizionali e sui piazzamenti di fine tappa. Due traguardi giornalieri sono previsti anche per la classifica del Gran premio della montagna.

La spettacolarità del Tour of the Alps è una sua cifra distintiva, come confermato dall’ultima edizione dello scorso aprile, vinta dall’australiano Michael Storer al termine di una sfida entusiasmante, davanti all’olandese Thymen Arensman e al canadese Derek Gee. Impossibile dimenticare, inoltre, il colpo di classe di Giulio Ciccone nella tappa d'apertura di San Lorenzo Dorsino o la strepitosa prestazione del giovane francese Paul Seixas, che a soli 18 anni si è rivelato proprio al Tour of the Alps come una delle stelle nascenti del panorama ciclistico mondiale, l’ultimo di una lunga lista.

INNSBRUCK E TELFS GLI APPUNTAMENTI IN TIROLO
Per la quarta volta dal 2017 sarà il Tirolo ad accogliere la partenza del Tour of the Alps. Se nel 2017 e nel 2019 si partì da Kufstein e nel 2023 da Rattenberg, stavolta sarà proprio la città capoluogo del Land austriaco, Innsbruck, a ospitare la giornata della vigilia di domenica 19 aprile, oltre a partenza e arrivo della prima tappa, lunga 141,8 chilometri, di lunedì 20 aprile. Il giorno successivo, invece, il #TotA ripartirà da Telfs, graziosa cittadina del Tirolo, prima di approdare in Alto Adige.

La prima tappa prevede una partenza veloce nella valle dell’Inn, seguita da un circuito di 24 chilometri da ripetere due volte, con la dolce salita verso l’altopiano di Mieminger. Usciti dal circuito, il percorso torna verso Innsbruck per affrontare un secondo anello di 18 chilometri, anch’esso da percorrere due volte, caratterizzato dalla salita di Götzens e lo strappo di Axams, sede dello sprint con abbuoni. Gli ultimi 20 chilometri portano al traguardo di Innsbruck, sulla Rennweg, già scenario dei Mondiali 2018.

VAL MARTELLO E LACES: ALTO ADIGE SUBITO IN PRIMA FILA
Martedì 21 aprile il Tour of the Alps entra in Alto Adige con l’arrivo in salita di val Martello, seguito dalla ripartenza da Laces. La seconda tappa, 147,5 chilometri da Telfs a val Martello, dopo una partenza veloce, propone il GPM di prima categoria di Piller Höhe (9,2 chilometri al 6%). Dopo il passo Resia (15,8 chilometri al 3,4%), GPM di terza categoria, la corsa scende lungo la val Venosta prima dell’ascesa finale verso Martello: 6 chilometri all’8%. Una frazione impegnativa, ideale per gli scalatori e per i primi confronti tra i big della classifica.

IL TRENTINO PROMETTE SCINTILLE AD ARCO E TRENTO
Sono 175,1 i chilometri della terza tappa di mercoledì 22 aprile, da Laces (Alto Adige) ad Arco (Trentino). Dopo 26 chilometri pianeggianti, si affronta la lunga salita di prima categoria al passo Castrin (22,2 chilometri al 5,7%), vetta più alta del #TotA 2026, seguita dalla discesa verso la val di Non e il GPM di Andalo (14,4 chilometri al 5,4%). A quel punto, i corridori ritrovano la discesa fino a Terme di Comano-Ponte Arche prima di affrontare un finale tecnico con le salite del passo del Ballino, la discesa al lago di Tenno e il circuito conclusivo caratterizzato dal traguardo con abbuoni di Tenno. Una volta completato l’anello, a circa 15 chilometri dall’arrivo, il gruppo punta su Riva del Garda per poi raggiungere il traguardo di Arco.

Tappa regina (e interamente trentina) per giovedì 23 aprile, 167,8 chilometri da Arco a Trento. Dopo le salite di prima categoria del passo Bordala (14,8 chilometri al 6,9%) e del passo Redebus (12,9 chilometri al 6,8%), la corsa entra in un circuito di 37 chilometri che porta all’ascesa di Brusago, con i primi tre chilometri in doppia cifra. Concluso l'anello, il gruppo punta verso Trento per affrontare un finale nervoso e tecnico, con la salita di Povo, già snodo degli Europei 2021, e la discesa verso il centro di Trento.

DA TRENTO A BOLZANO, FINALE A SORPRESA
L’ultima tappa di venerdì 24 aprile, 128,6 chilometri da Trento a Bolzano, si presenta breve, insidiosa e aperta alle sorprese in classifica generale. Dopo un inizio scandito dalla salita di Palù di Giovo e dalla Strada del vino fino a Caldaro, si presenta dinanzi ai corridori la salita dell'Alta di Caldaro (4,4 chilometri al 6,6%). A 50 chilometri dall'arrivo, il primo passaggio sul traguardo di Bolzano, anteprima a un finale in apnea: si sale verso San Genesio deviando su un anello di 19 chilometri da ripetere due volte caratterizzato dal GPM di Montoppio (9,2 chilometri al 6,2 chilometri). Effettuato lo scollinamento, una rapida discesa conduce all’arrivo di Bolzano, dove sarà incoronato il vincitore del Tour of the Alps 2026.

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Data di scadenza

24/11/2025

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 14/11/2025 19:01

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