Descrizione
Nel mese dedicato a «Arte donna» la Casa degli artisti «Giacomo Vittone» ospita «Spose, ninfe. Veli, venti nel simbolico femminile», due universi all'interno dei quali la donna veste “abiti” e “habitus” mutevoli nel tempo: dalla consolidata figura della sposa nel suo fondale storico-culturale alle fuggenti sopravvivenze figurative delle ninfe. Il lavoro delle artiste Beatrice Pastorio (Asola, MN) e Amina Pedrinolla (Ala, TN), con il contributo scritto di un lavoro dedicato alle ninfe della giornalista Gabriella Brugnara, vuole aprire spiragli di confronto e di attualità sul tema. La mostra, che si inaugura sabato 4 ottobre alle 17.30, è curata da Roberta Bonazza e articolata su due sedi: oltre che alla Casa degli artisti, alla cappella di San Benedetto nella chiesa di Ognissanti e Mantova, dove è rimasta esposta dal 31 agosto al 14 settembre.
Quelle di Beatrice Pastorio sono spose raccontate nel giorno della scelta, vestite di bianco e messe al centro della scena così come lo sono nell'immaginario collettivo che ha preso forma a partire dall'Ottocento fino ai giorni nostri. Anna, Maria, Bice, Franca, Iris, Ornella e Rina sono le spose della famiglia di Beatrice Pastorio: le zie, le nonne, le donne con le quali l'artista ha dialogato attraverso le fotografie ritrovate nei cassetti e seguendo una ricerca personale che dura da anni. A ben guardare, tra veli e linee dorate, le spose di Beatrice Pastorio svelano la personalità e il portato psicologico di ognuna di loro, in una relazione di empatica intimità che lascia sullo sfondo lo stereotipo fiabesco del giorno delle nozze e apre al movimento interiore e ventoso che appartiene alla sua sensibilità d'artista.
E prima di arrivare al giorno delle nozze cosa ha pensato la sposa? Questo è il viaggio nel tempo tutto interiore che Amina Pedrinolla ha rappresentato nelle sue opere. Da anni l'artista indaga il femminile attraverso una ricerca introspettiva delle trasformazioni e degli avanzamenti di consapevolezza della donna: con tutto il portato di domande, di sentimenti contraddittori e di vissuti che ciò comporta. Un lavoro artistico partito cinque anni fa e che ora si compie nella molteplicità delle situazioni che la sposa si prefigura. Una fantasticazione interiore che non risparmia sogni, desideri e paure, in un dialogo con tutto ciò che comporta la scelta di divenire sposa.
Nel gioco dei diversi stati d'animo, le spose diventano gruppo, ognuna a esprimere il proprio vissuto e a comporre un mosaico cangiante che per un’indagine fotografica ha popolato le stanze nobili del palazzo seicentesco Malfatti-Scherer a Ala, tra architettura, tempo e presenze d'arte. Finalmente riunite alla Casa degli artisti, le spose delle due artiste Pastorio e Pedrinolla incontrano una figura alata, spesso velata ed enigmatica, che emerge con forza dal fondale storico-culturale. È la ninfa, presenza mitica dell'età classica che sopravvive nelle immagini con la sua forza dirompente e imprendibile. La racconta Gabriella Brugnara con un prezioso contributo sul tema della ninfa nella storia dell'arte, creando un ponte tra passato e presente.
La Casa degli artisti «Giacomo Vittone» è aperta alla visita dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 13 alle 17 con ingresso libero (chiusa il lunedì). È gestita dai Comuni di Arco, Riva del Garda e Tenno, quest'ultimo quale ente capofila.