Descrizione
Quando si parla di animali si considerano sia la malattia che la guarigione come eventi naturalmente legati alla vita stessa, ordinari e comuni. Per le piante invece lo stato di guarigione è ancora ritenuto del tutto inusuale. Eppure piante “indotte per la resistenza” possono mantenere a lungo, anche per tutta la vita, questo carattere acquisito e perfino trasmetterlo alla progenie: un chiaro esempio di immunizzazione.
Oggi si conoscono le basi genetiche e fisiologiche dell’induzione di resistenza e sappiamo che le piante che crescono in campo aperto, sono sottoposte di continuo a stimoli, attacchi di patogeni e stress cui sono costrette ad adattarsi per non soccombere. Eppure a fine ciclo produttivo anche le piante naturalmente selezionate come le più adatte vengono sistematicamente eliminate. Così usiamo piante e semi sani ma che sono stati riprodotti in aree con scarsa o nulla pressione di induzione alla resistenza: quindi i meno adatti a sostituire quelli che magari lo erano naturalmente.
Tutti, dai coltivatori ai ricercatori, possono affrontare il lavoro di recupero, di studio e di valorizzazione delle piante indotte e selezionate naturalmente.
Il programma
● ore 9.30: saluti istituzionali;
● ore 9.45: relazione introduttiva: “Epigenetica e meccanismi di difesa delle piante”, Enzo Mescalchin (agronomo);
● ore 10.10: “L’immunizzazione delle piante, Ruggero Osler (patologo vegetale);
● ore 10.50: “Le malattie epidemiche delle piante, osservazioni ed esperienze di campo: il caso dell’albicocco”, Marino Gobber (tecnico agricolo);
● ore 11.05: “Andamento delle malattie da fitoplasmi su melo e vite nel nord-est d’Italia”, Mauro Varner (tecnico agricolo);
● ore 11.20: “Programmi di selezione massale e salvaguardia della biodiversità su vite”, Enzo Mescalchin (agronomo);
● ore 11.40: “Conservazione e selezione evolutiva di varietà orticole locali”, Giuseppe Barbareschi (presidente dell'associazion La Pimpinella);
● ore 11.50: esperienze dei produttori e discussione.
Si segnala che si può lasciare l'auto nell'ampio parcheggio gratuito alla Sarca, in località Caneve, 12 minuti a piedi dalla sede dell’incontro, oppure al parcheggio ex Carmellini in via Caproni Maini 14, 2 minuti a piedi dalla sede dell’incontro (in parte gratuito e in parte a pagamento).