Descrizione
Un testo straziante, disarmante, doloroso e impressionante allo stesso tempo, che lascia un segno in chi legge. Non ha il linguaggio tipico che si usa quando si mandano appelli importanti alla politica; il messaggio che si percepisce è immensamente più umano che istituzionale. Questo non toglie niente alla sua forza, anzi: arrivare al cuore delle persone è una missione molto delicata e difficile da compiere. Questi racconti hanno in comune l'inascoltato punto di vista dei figli, il loro controverso rapporto con un padre da odiare e amare e l'affetto smodato per una mamma da proteggere. Il primo colpisce per il tono asciutto, scevro da orpelli, crudo e terribile. Il secondo è più lento, ordinato e cauto. Emerge il difficile ruolo protettore del figlio maschio. Il terzo afferra l'anima per la delicatezza con cui è narrato, per i piccoli dettagli che solo gli occhi puri e ingenui di una creatura possono cogliere. Il quarto è una testimonianza drammatica della vita di un figlio e una madre alle prese con la tossicodipendenza del padre. Il contrario di quanto avviene generalmente.
L'autrice tratteggia con delicatezza ogni sfaccettatura della violenza sulle donne: da quella fisica a quella verbale, psicologica, prevaricatrice ed economica, filtrata attraverso gli occhi dei bambini e dei ragazzi. Scrivere ciò che hanno provato è stato un compito delicato, affrontato attraverso incontri personali con i protagonisti per coglierne l'autentico stato d'animo. Le loro voci si rivelano preziose quanto quelle delle donne stesse. Nonostante il dolore, emerge un segnale di speranza: un'accresciuta sensibilità degli uomini verso il problema. Padri, fratelli e figli che, in una riscossa etica, rifiutano di accettare certe angherie.
Raphaëlla Angeri è nata a Charleroi, in Belgio, nel 1957 da genitori italiani. Arriva a Mantova, dove tuttora vive, nel 1969. È sposata ed è madre di due figlie. Nel 2016 ha pubblicato “Una bambina da salvare” (menzione speciale al premio “I fiori sull’acqua”, Imola 2019; quarto classificato al premio “Città di Sarzana” 2019; premio speciale della critica al premio Montefiore 2019; primo classificato al premio Casa Sanremo Writers 2022). Nel 2019 è selezionata come poetessa finalista alla XI edizione del concorso di poesia “Il Federiciano” di Rocca Imperiale (CS) e nel 2021 arriva terza con il copione teatrale “Colazione digitale” al concorso M.A.R.E.L. di Roma “Speciale infanzia”.
La presentazione, all’auditorium di Palazzo dei Panni con inizio alle 17.30, sarà a cura dell'autrice, che dialogherà con il pubblico. L'ingresso è libero.