Descrizione
Così il suo autore, il friulano Franco Del Zotto Odorico, racconta «Ali in radici», l’opera che da qualche tempo si fa ammirare sulla parete est della nuova ala della scuola «Nicolò d’Arco» a Prabi, scelta tra le numerose in concorso da una commissione composta per il comune di Arco dall’assessore alle opere pubbliche Massimiliano Floriani, affiancato dal progettista dell’edificio e da professionisti delegati dalla Provincia. Commissione che ha apprezzato e premiato l’idea innovativa e il messaggio evocativo che uccelli metallici costruiti come origami, spiccando il volo nella parete bianca verso le rocce del castello, portano nelle frasi ritagliate, che con il cambio della luce naturale, durante l’intero giorno, proiettano ombre e suggestioni, diverse a ogni ora.
Artista che unisce pittura, scultura, fotografia e installazioni, Franco Del Zotto Odorico è anche restauratore, professionista nel settore della conservazione e nel restauro delle opere d’arte e autore di articoli e saggi tecnici e teorici su riviste di restauro e di storia dell’arte nazionali e internazionali. L’opera d’arte è prevista dalla nota legge provinciale del 1983 «Norme per l'esecuzione di lavori pubblici di interesse provinciale», come per ogni nuovo edificio pubblico o relativa ristrutturazione il cui costo sia superiore, rispettivamente, a uno e due milioni di euro.
«Un elemento che arricchisce la scuola e l’intero spazio di Prabi -dice l’assessore Floriani- ben visibile anche dalla ciclopedonale, che sarà sicuramente spunto di riflessione per studenti e passanti. Un ringraziamento ai componenti della giuria, all’arch. Margherita Raddi del comune di Arco e all’artista per l’impegno e la professionalità».
«È una delle più belle e significative realizzazioni che io abbia visto nella mia carriera lavorativa», commenta, da parte sua, l’arch. Margherita Raddi dell’Ufficio tecnico opere pubbliche, patrimonio e ambiente.
Nella foto qui sopra, da sinistra l'assessore Floriani, l'artista Del Zotto e l'arch. Raddi